22-02-2021
Buone pratiche quotidiane ai tempi dello smart working
Come riorganizzare la giornata lavorativa da casa per beneficiare di questa nuova opportunità in termine di salute e forma fisica
Nell’ultimo anno l’emergenza sanitaria ha determinato un grande cambiamento in termini di organizzazione del lavoro. Lo smart working o il lavoro da remoto, una volta considerato solo un fenomeno di nicchia, ha oggi conquistato la nostra quotidianità rendendo necessario un nuovo adattamento dello stile di vita di ognuno di noi.
Dai dati dell’osservatorio “The World after Lockdown” curato da Nomisma e Crif, emerge infatti che la percentuale di lavoratori “agili” è cresciuta notevolmente passando dal 3% circa del 2019, al 34% nel primo semestre del 2020, per calare al 24% nella seconda metà dell’anno, per via delle parziali riaperture degli uffici. Da tale ricerca emerge inoltre che la percentuale di chi lavora in smart working cresce tra i Millennials, nel settore informatico, pubblico e nelle grandi aziende e che tale organizzazione del lavoro diventerà nei prossimi anni sempre più evoluta.
Ma come riorganizzare la giornata lavorativa da casa per beneficiare di questa nuova opportunità in termine di salute e forma fisica?
Occorre innanzitutto acquisire padronanza nella gestione dei pasti praticando anche la spesa come valida strategia di aiuto e programmazione. Durante la giornata l’alimentazione dovrebbe essere ben equilibrata in macronutrienti, facile da preparare e soprattutto leggera, che favorisca dunque una buona digestione e nessun calo di energia. Lavorando a casa, un comodo aiuto ci viene dato anche dal facile accesso alla cucina e dall’uso della tecnologia: lo slowcooker (pentola a cottura lenta), il microonde, il forno o la vaporiera elettrica.
Per la performance sia fisica che mentale nel “lavoro agile” non bisogna inoltre dimenticare l’importanza di una corretta idratazione, dell’attività fisica e del riposo, pratiche spesso sottovalutate, ma di enorme importanza per la fisiologia del corpo umano.
Una corretta idratazione quotidiana prevede l’assunzione di 1,5-2 L di acqua, ben distribuita durante la giornata e da poter introdurre anche in forma di brodi vegetali, infusi o acque aromatizzate. È necessario invece fare attenzione al consumo di bevande zuccherate e di quelle nervine come tè o caffè che, se in eccesso, possono rendere più arduo riuscire a riposare in maniera adeguata.
Lavorare da casa, senza il bisogno di uscire per raggiungere il luogo di lavoro, nasconde il rischio di diminuire la possibilità di svolgere attività fisica quotidiana. Per gestire tale problema diventa dunque utile programmare l’attività fisica aerobica inserendola nella propria agenda settimanale o ritagliarsi del tempo e dello spazio in casa per praticare esercizi a corpo libero. Con l’arrivo della bella stagione è consigliato inoltre di approfittare del fine settimana per svolgere esercizio all’aria aperta e poter fare il pieno di vitamina D.
Per concludere i consigli sulle buone pratiche quotidiane ai tempi dello smart working è importante sottolineare l’importanza del concedersi delle pause dagli apparecchi digitali. Essere consapevoli di “dover staccare la spina” per consumare con serenità i pasti o disconnettersi dalla rete quando la serata è ormai inoltrata, favorisce carica ed energia per tutta la settimana, l’equilibrio del ritmo circadiano e la sana gestione dello stress lavorativo.